lunedì 27 febbraio 2012

Per oggi mi lascio Giovanni alle spalle, non volevo essere cattivo, quanto un far capire che la disponibilità delle persone non può essere illimitata.
Per un attimo si giustifica con problematiche sue a me estranee, indossa la maschera del piagnucolone, tenta di corrompermi con un piatto di pasta, quando io so che un vassoio di crocchette di patate mangiate per strada possono soddisfarmi...(le patate hanno avuto un ruolo determinante nell'alimentazione dell'Europa del Nord post scoperta delle Americhe) .
E dopo si rassegna alla mia indisponibilità.
 Spero si ricordi che lo scorso Giovedì l'ho aspettato invano per un ora per lavorare per lui gratuitamente, lavoro che ricade nel professionale e del non per tutti.
Voglio che sappia come possa far male non trovarsi sincroni sulle vite degli altri e che per un piatto di pasta, non lavorano più nemmeno i cinesi...
Questa attitudine, in base ai fatti a me noti , appartiene alla parte "buona" della Calabria.
Non oso immaginare la parte cattiva, sebbene sia sotto gli occhi di tutti.
Trascorso il fine settimana in solitudine, non che prima fossi in compagnia, ma mi sono spostato per lavoro ed il tempo è andato.
Avezzo a sopportare condizioni umane insopportabili per altri, sia sul piano lavorativo che di assuefazione ad un isolamento endemico, le giornate trascorrono ugualmente, tra il pensare al passato o alle future vendette e ai piani di battaglia. Cose che di rado metto in azione, per motivi di mancanza di volontà.
Riesco a provare un minimo di gelosia per i miei amici...mi chiedo il perché non chiamino...
La realtà che essi sono intrecciati con un contesto familiare nel quale vengono assorbiti nel bene e nel male...dove con ogni probabilità ci si dimentica di tutto e di tutti...
Io sono l'ultimo pensiero loro..non rivesto alcuna importanza, sono solo un nome, un numero di telefono da chiamare solo in caso di estremo bisogno...
Seminare amicizia non credo che valga più la pena almeno per me...

Quando tento di far valere le mie ragioni in ambito lavorativo o sociale in genere vengo redarguito così:


Che significa più o meno tenermi buono e di non fare tanto casino con esternazioni limite da lite per ottenere una manciata di rispetto.
A volte penso alle persone da me censurate, le motivazioni..anche le più banali...rimprovero me stesso di essere troppo tenero con gli altri, e cerco di vedere la non esigenza di provare rimorso per qualche comportamento avuto...
Ho avuto oggi sul virtuale lamentele in chat (Smeet.it) riguardante il post di ieri.
Lamu^ , chi se no...
Non credevo fossi seguito così assiduamente, diciamo che in chat non ho mai linkato il blog...
Mi becco ripetutamente del bugiardo, vittimista e non so cos'altro...
Credo che almeno nello scritto sia chiara la mia esposizione...i comportamenti degli altri per me non sono scandalosi...mi danno solo da pensare.
Non ho rancore per Lamu^ che mi da dell'irresponsabile...in fondo è così, potevo far meglio, anzi è uno sprono a far si che mi impegni di più in questa vita, sebbene io sia cosciente che i danni maggiori sono stati derivati da altre persone con le quali mi son venuto a trovare in contatto e poi il resto di danno glielo messo io per lucido masochismo...
Sarà di certo una defiance generazionale questa, la generazione punk.
Mi lascia sorpreso che il blog abbia generato minacce a Lamu', da parte non so di chi, che han tentato di difendermi...
Premetto che io non ho richiesto nulla di sostegno, perché è nel mio carattere...ma vorrei sapere chi sono queste persone...semmai fosse vero, dato che su Smeet il mio ban totale è passato quasi inosservato, tra insulti, calunnie penose, ed indifferenza...
Mi lascia stupefatto la mancanza di comprensione di Lamu^ che legge qui sopra ciò che scrivo, eppure è un linguaggio semplice.
Ho da sempre avuto il sospetto che le persone hanno difficoltà a vedersi...questa è la fortuna degli psichiatri e psicologhi se non dei chiromanti.
Solo che qui io non becco una lira e sono pure insultato...come può essere così ingiusto il mondo?









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