domenica 11 marzo 2012

Il senso della guerra appartiene ai poveri di spirito ed hai poveri in generale.
Scaturisce naturale il senso di abbandono al nulla dei "non amati".
L'Italia è un paese dove i "non amati" rappresentano una esigua schiera, il resto sono gli stranieri.
Non esprimo un giudizio sulla strage in Afghanistan di stanotte, sarebbe ipocrita, sono totalmente indifferente.
Non vi è da difendere ne da accusare.
Forse l'Afghanistan è un nuovo Libano, un'altra terra di nessuno, forse è un tentativo di stanziarsi ad Oriente degli  USA, chi lo sa?
Non me la sento di accusare l'operato di un grande esercito che da troppi anni tiene una pace effimera in tutto il pianeta.
Questo è solo un equilibrio instabile.
Io stesso mi contraddico sull'esigenza di studiare la storia e trarne giuste considerazioni, esigenza che a volte secondo me non esisterebbe.
Questo Mondo conosce solo fallimenti e sporadiche riuscite.
Un pò è come la nostra vita, sembra che tutto proceda per il meglio, invece siamo solo in una fase di declino.
Siamo alle soglie di una guerra mondiale.
Stamattina pensavo alla simbologia dell'affondamento del Concordia.
Molti hanno già detto che ricorda il Titanic di cento anni fa, lo scempio di una persona rappresentante il genere umano, un comandante, manda a picco il lavoro di altri. Sembra quasi un sinistro simbolismo, un avvertimento.
Tuttavia pare essere anche l'ineluttabile accadimento che a noi non può apparire reale, come lo fu il Titanic cento anni or sono.
Ricordo ancora una frase presente in questo blog del 1 Novembre 2011 scritta da me che è la descrizione di questo grave periodo
“La più grande vittoria del diavolo è far credere che non esista”.Questa è una frase illuminata, perché il male, ciò che a noi appare impossibile si può manifestare all'improvviso..Ciò che non avremmo mai pensato possibile accade...
La citazione è di Paolo VI..la seconda parte è la mia riflessione.

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