lunedì 5 marzo 2012


Era la mattina di un giorno qualunque a Herat in Afghanistan, quando giunge un comando improvviso da un ufficiale dell'Aeronautica, il tenente Leto, deciso ad agire in nome dell'Italia in forma strettamente anarchica, accollandosi tutte le responsabilità di un attacco aereo e liberazione dei Marò tenuti in ostaggio dagli indiani a Trivandurum,condannati all'umiliazione del carcere.
1 C-130 e due elicotteri Mangusta erano pronti per decollare, armati con missili sidewinder, sugli elicotteri vi erano già 12 uomini perfettamente armati.
Il piano era stato progettato a tavolino al bar della base, quasi per gioco.
Gioco che ora dopo ora eccitava la mente dei valorosi soldati, in dodici si fecero avanti volontariamente.
I 3.250 km che li separavano dal carcere di Trivandurum non sarebbero stati un problema, rifornendo gli elicotteri in volo, mediante l'ausilio di serbatoi supplementari. Circa 5 ore di velocità da crociera sarebbero bastate anche per il rientro.
Il tenente modificò le carte del Governo italiano, creando un clamoroso falso in cui compariva la firma del Ministro della Difesa, Cavaliere di Gran Croce, Dott. Di Paola che autorizzava la clamorosa azione, inducendo la USAF americana a creare una zona di no flyng zone per tutto il tragitto del viaggio, in un corridoio sicuro dagli intercettori indiani.
L'azione era volta, una volta giunti sul posto, ad eliminare l'esigua guarnizione armata posta a guardia del caseggiato, ivi scendere con veloci argani in breve lasso di tempo per liberare gli altri prigionieri che avrebbero creato caos nel rimanente corpo di guardia indiano.
Il blitz di fatto durava 5 minuti. Lasciava sul posto molte vittime nemiche...i Marò presto usciti allo scoperto ed armati anche loro si facevano strada a colpi di carabina.
Un elicottero era atterrato nello sterrato in attesa dei militari, piantonando il velivolo con mortai e bazooka.
Non vi fu resistenza, i soldati corsero salvi vero l'elicottero ritirando le armi.
L'elicottero volteggiò in aria mentre l'altro copriva un raggio di azione di un km circa.
Un vecchio Dassault francese indiano si avvicinava pericolosamente a circa 100 km di distanza veniva abbattuto da un F16 americano sul Mare Arabo vicino Madurai.
C'era da godersi il ritorno scortati dalle forze USAF  che si davano il cambio dalla portaerei americana USS C. Stennis.
Contemporaneamente decollava un'alro C 130 americano che forniva carburante ai nostri 3 velivoli di ritorno ad Herat...
Circa due giorni dopo a Roma i Carabinieri occupavano Montecitorio arrestando la compagine governativa e sue relative funzioni,  instaurando un governo militare sotto l'egida americana.


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