giovedì 7 luglio 2011

Giochi violenti

New York, 28 giugno 2011 - Non importa se l’Fbi abbia accertato che in alcuni casi di violenza giovanile sfociata in tragedia e in sparatorie a scuola, l’ispirazione diretta sia stata quella dei videogiochi violenti. La Corte Suprema degli Usa non la pensa allo stesso modo e ieri, con sette voti a favore e solo due contrari, ha cancellato una legge del 2005 della California che di fatto proibiva la vendita di videogames violenti ai minori dei 18 anni. «Sarebbe una violazione al primo emendamento della costituzione che si basa sulla libertà di espressione» hanno sentenziato gli alti magistrati.

In altre parole gli Stati devono difendere i minori, ma per arrivare a proteggerli non possono far venir meno loro i diritti costituzionali. I giochi violenti in altre parole sono stati equiparati alla libertà di parola e come tali non possono essere ne messi al bando ne limitati nella vendita. Arnold Schwarzenegger, da governatore, approvò la legge che imponeva ai venditori fino a 1.000 dollari di multa. Contro il provvedimento sono ricorsi in appello tutti i grandi costruttori di videogames. Il giro d’affari annuale supera i 13 miliardi di dollari e il 97% dei giovani, fra i 12 e i 17 anni, rappresenta la fascia di consumo più accanita e che dedica il maggior tempo al gioco. Va ricordato però che almeno secondo le statistiche americane dei primi 20, solo sette dei video giochi più venduti possono essere classificati come altamente violenti o basati su storie di sangue e di vendette quindi con contenuti anche profondamente diseducativi.

Uno di quelli considerati più contagiosi è 'Call of duty' seguito da super Mario Brothers. Più che i giudici della Corte Suprema insomma dovranno d’ora in poi essere i genitori a guidare i figli nelle scelte di queste storie elettroniche interattive che finiscono per creare in certi casi una vera e propria dipendenza. Titoli come Mortal Kombat, Resident Evil o Grand Theft Auto che esaltano dalle arti marziali ai furti di automobili, sono stati messi all’indice da molte associazioni di genitori e di psicologi, ma la vendita su scala nazionale non è affatto diminuita. La logica degli specialisti è semplice: siccome la bravura nei videogiochi violenti viene comunque premiata crea la sensazione inconscia che la violenza sia di fatto gratificante. Ci sono però psicologici che sostengono il contrario e cioè che i giochi violenti rappresentano un sano sfogo della fantasia paragonabile all’effetto delle fiabe nei bambini e come tali non dovrebbero essere demonizzati. 
dall'inviato Giampaolo Pioli

Con notizie come questa i nemici sono quelli di sempre: gli interessi di una lobby di persone leaders.

Che dire? Io personalmente gioco a Tanx. 



Ho 46 anni , credo di aver iniziato ..non ricordo...forse era il 2002.
Faccio sempre lo stesso gioco. Mi sento un po coglione lo so.
Non credo faccia pubblicità anche perchè il gioco è talmente sfigato che tutti quelli che ci giocano sono degli sfigati. Vi è una media adesso di giocatori in tutto il mondo di al massimo 20 persone.
Morale della cosa? 
Che quando chiudo il gioco, sono portato ad uscire con un carroarmato per sparare a tutti , solo che non ho il carroarmato.
Probabilmente si crea un clima da ragazzi della Via Paal.
A volte giochi la partita nel giro di pochi secondi che ti fanno fuori subito, Quando si gioca in sei il caos è assoluto tutti si sparano a vicenda, tranne in rari casi di team.

Non servirà il 2012 
Vuoi distruggere un cinese? Regalagli un videogioco.
Schwarzy   4 President....mi pare che è stato pure il promotore del preservativo sui set dei film hard (porno) californiani...per contrastare l'Aids. 
Prescindendo che l'industria porno californiana ti propone sempre la stessa salsa quindi preservativo o no credo che abbia subito un forte declassamento in materia, il problema è molto relativo.
Però credo si alle dipendenze e ai videogiochi pericolosi.
Pure sto blog diventerà una dipendenza.
Non avendo una busta paga inficerò me stesso.
Coloro che hanno una busta paga inficeranno , datori di lavoro , pubbliche amministrazioni , e società tutta.
Non dite che in Italia non c'è democrazia.
Noi abbiamo il Presidente del Consiglio più trend della storia, il più porno , il più insultato , il più ricco e adulato, insomma er più.
Abbiamo anche un opposizione che farebbe invidia alla Russia Leninista.
Un opposizione che ha come programma politico "il contrasto a Berlusconi" entità diabolica e di certo sovrumana
Ricordo all'Onorevole Bersani che le statue di Lenin sono state tolte dalla Russia nel ..? 93 , 94 , giu di li. E che la festa nazionale Russa è il giorno della caduta del comunismo.
Lo vorrei ricordare a tutti.
A Milano il vento è cambiato ..ma solo per quelli che stanno a palazzo Marino come era prevedibile.














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