martedì 1 novembre 2011

Lucidità di Feltri criticata

"E mentre ancora si piangono i morti parte il delirio senza fine che lascia sgomenti. Come abbiamo visto, nei giorni scorsi, quelli de “Il Giornale” hanno provato ad attribuire la responsabilità degli attentati di Oslo all’Islam: hanno addirittura mandato in edicola due prime pagine diverse. Poi sono stati smentiti dai fatti ma essendo l’attentatore un norvegese, “cristiano” e di destra, Sallusti e Feltri sono andati in tilt. Non è possibile colpevolizzare un tizio con questi requisiti. Deve esserci sicuramente qualche altro modo per minimizzare il lucido e atroce gesto di Anders. A trovarlo è Feltri con l’editoriale di oggi: “Quei giovani incapaci di reagire”. La tesi è semplice quanto vigliacca. Come è possibile, si chiede Feltri, che i 500 giovani presenti sull’isola di Utoya non siano riusciti a fermare la carneficina? Potevano, secondo Feltri, lanciarsi sull’attentatore cosicché “alcuni di sicuro sarebbero stati abbattuti ma non tutti”. Insomma, secondo Feltri, il problema è che ciascuno ha pensato “a salvare se stesso illudendosi di spuntarla”. Praticamente la colpa è delle vittime, di quei giovani che non hanno voluto “identificarsi con gli altri”: incapaci ed egoisti e anche un po’ rammolliti. Si può cadere più in basso di così?"


di Massimo Malerba.
Bho io non so delle errate corrige di questo giornale, richiama direttamente alla Shoa ed alla domanda del perchè gli ebrei non si fossero difesi.
Come un richiamo all'individualismo presente in Europa al momento, quasi che formare una falange sia un reato. Una provocazione lo è di certo, ma vi è anche una verità.
Mentre noi "cadiamo più in basso" , ricorderei che si può anche cadere rovinosamente...

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