martedì 4 luglio 2017

Paolo è morto , Paolo è vivo

Raccolgo le mie idee ma non posso esprimerle tutte
Parto con parole sconnesse , sconnesse come la storia di Paolo Villaggio attore , un personaggio che per sua fortuna è diventato cult da vivo e non da morto
Il compagno di giochi di bambini che tutti avrebbero voluto avere...
L'aver letto , complice esser cresciuto in una famiglia italiana medio borghese, il suo libro , Fantozzi, non per imposizione ma per diletto...assaporando le prime parole apprendendone i concetti diretti immediati...
Forse era il 1975 , tascabile BUR , un librettino senza nessun valore , una lettura estiva che di li a poco sarebbe diventato un film, rivivendone le trame e i contorni snervanti e paradossali, ed il chiedersi il perchè ed il come di come un uomo possa sopportare cosi tante disavventure e sopravvivere lo stesso.
Stava racontando il nostro futuro , il mio futuro, il futuro di noi ciò che noi non vorremmo essere mai, ma che purtroppo incosciamente a tratti raggiungiamo quelle trame per un tragico gioco del destino.
E che probabilmente anche Paolo odiava il suo personaggio...
Aspettavo il momento della sua morte come un evento che testimonia il passare del tempo, tra commozione e un sordo dispiacere...
Avevo 10 anni e ne son passati 42 e tutti questi anni son tanti e nei film è rimasto intrappolato l'odore del passato, i costumi, il marcio che c'era anche allora la voglia di riscatto e chi non è mai cresciuto...e Villaggio non è mai invecchiato e non è mai cresciuto e ha passato una vita a raccontare favole per bambini e vecchi...di chi non vuole ne parlare ne ascoltare ne vedere...ma fermarsi ad uno specchio e guardarsi...orridamente...
In ovvio non tutti hanno amato Villaggio, per amarlo si deve avere un salvacondotto per la purezza d'animo.
Non un attore da monologo nemmeno una sorta di vittima tragica sociale, ma il mediocre che diventa personaggio, sempre ad un passo dall'occasione vincente ma che non riesce mai ad ottenere.
I suoi film sono un viaggio nell'onirico trasposizioni di un sogno, trasformate in pellicola...
Si potrebbero scrivere tante sfaccettature del personaggio
Restano dei film in cui è rappresentata sia l'eredità del cinema muto sia il concetto di riscatto umano , il giudizio degli altri, l'effimero tanto agognato che rimane solo vanità e miseria .